Rampicanti
Sei come il fiore
del ramo più alto
del cielo.
Il tuo profumo viene
- che buono! - da tanto lontano
come io reco,
col ramo più profondo
della terra, il mio bacio.
Juan Ramon Jimenez
Cerco sempre di capire cosa accade davanti ai miei occhi, ma ogni tanto mi fermo e provo a comprendere cosa accade dentro me stesso.
Sei come il fiore
del ramo più alto
del cielo.
Il tuo profumo viene
- che buono! - da tanto lontano
come io reco,
col ramo più profondo
della terra, il mio bacio.
Juan Ramon Jimenez
Pubblicato da
Don Juan
alle
16:38
0
commenti
Categorie: Poesie
Non hai coraggio se non hai paura!
Pubblicato da
Don Juan
alle
19:12
1 commenti
Categorie: Aforismi, Riflessioni
«L’uomo saggio aspetta il momento giusto, il pazzo lo anticipa, l’imbecille lo lascia passare...»
Pubblicato da
Don Juan
alle
22:03
0
commenti
"Un sogno, non è mai soltanto un sogno."
Stanley Kubrick
Pubblicato da
Don Juan
alle
18:47
0
commenti
Categorie: Citazioni
La vita non è ciò che ci accade, ma ciò che facciamo con ciò che ci accade. .
Pubblicato da
Don Juan
alle
19:28
0
commenti
Sono appena tornato dalla full immersion di quasi 3 giorni a Valencia e sono veramente stanchissimo...
Valencia è veramente una perla della Spagna, ci sono costruzioni gotiche, chiese barocche, vecchi quartieri e musei futuristici.
C'è anche un museo oceanografico tra i più grandi d'Europa.
In conclusione vale veramente la pena visitarla.
Pubblicato da
Don Juan
alle
19:26
0
commenti
Tra poco si parte direzione Valencia.
Ci vediamo lunedì.
A presto
Pubblicato da
Don Juan
alle
00:06
0
commenti
Categorie: Viaggi
Non cercare mai di dire al tuo amore
amore che mai non si può dire;
perché il vento gentile si muove
silenzioso, invisibile.
Ho detto il mio amore, ho detto il mio amore,
le ho detto tutto il mio cuore;
tremante, gelido, in terribili paure-
ah, se ne va via.
Non appena se ne fu andata da me
uno straniero passo' per caso;
silenzioso, invisibile-
oh, non ci fu rifiuto.
William Blake
Pubblicato da
Don Juan
alle
20:09
0
commenti
Categorie: Poesie
Un missionario viene mandato in un paese sperduto nel bel mazzo della Africa a vivere in mezzo ad una tribù. Passa anni con questa gente, insegnando loro a leggere, scrivere ed i modi cristiani dell`uomo bianco. Una cosa sottolinea particolarmente: il male causato dal peccare facendo sesso. Non si deve fornicare o vivere nell`adulterio... Un giorno la moglie di uno dei nobili del villaggio da` alla luce un bambino bianco. Il villaggio è sotto choc e la gente manda il loro capo a parlare con il missionario. `Tu ci hai insegnato la malignità del sesso depravato, ma qui c`è una donna nera che da` alla luce un bimbo bianco. Tu sei l`unico uomo bianco che abbia mai messo piede nel nostro villaggio, e non ci vuole un genio per capire cosa sia successo...`.
Il missionario replica: `No, no, mio caro amico, ti stai sbagliando... Quello che abbiamo qui è un fenomeno naturale, quello che si chiama albinismo. Guarda in quel campo. Ci sono un mare di pecore bianche e tuttavia tra di loro ce n`è una nera, la natura fa di questi scherzi ogni tanto...`.
Il capo riflette un attimo e poi dice: `Sai cosa?! Tu non dici niente della pecora ed io non dico niente del bambino...`
Pubblicato da
Don Juan
alle
19:53
0
commenti
Categorie: Umorismo
Nessun essere umano può stare in mezzo al fuoco evitando di consumarsi.
dal film: "Possession - Una storia romantica"
Pubblicato da
Don Juan
alle
19:44
0
commenti
Mi chiedi in quale modo io sia divenuto folle. Accadde così: un giorno, assai prima che molti dèi fossero generati, mi svegliai da un sonno profondo e mi accorsi che erano state rubate tutte le mie maschere - le sette maschere che in sette vite avevo forgiato e indossato -, e senza maschera corsi per le vie affollate gridando: "Ladri, ladri, maledetti ladri". Ridevano di me uomini e donne, e alcuni si precipitarono alle loro case, per paura di me. E quando giunsi nella piazza del mercato, un giovane dal tetto di una casa gridò: "E un folle". Volsi gli occhi in alto per guardarlo; per la prima volta il sole mi baciò il volto, il mio volto nudo. Il sole baciava per la prima volta il mio viso scoperto e la mia anima avvampava d'amore per il sole, e non rimpiangevo più le mie maschere. E come in trance gridai: "Benedetti, benedetti i ladri che hanno rubato le maschere". Fu così che divenni folle. E ho trovato nella follia la libertà e la salvezza: libertà dalla solitudine e salvezza dalla comprensione, perché quelli che ci comprendono asserviscono qualcosa in noi".
Kahlil Gibran
Pubblicato da
Don Juan
alle
20:27
0
commenti
Ogni alba ha i suoi dubbi.
Alda Merini
Pubblicato da
Don Juan
alle
19:18
0
commenti
Categorie: Aforismi
Non riusciremo mai a comprendere il significato di questa frase. Perché in ogni momento della nostra vita ci sono cose che sarebbero potute accadere, ma che alla fine non sono avvenute. Ci sono istanti magici che passano inosservati quando, all'improvviso, la mano del destino muta il nostro universo.
Pubblicato da
Don Juan
alle
19:08
0
commenti
Categorie: Pensieri in libertà, Riflessioni, Vita
Gia ero vecchio e stanco
per prenderla con me,
ma il vecchio giardiniere
rinunciare come può
all'ultimo suo fiore,
se l'inverno viene già.
Gia ero vecchio e stanco,
ma la volli per me
e il sorriso della gente
di nascosto accompagnò
il mio andare verso casa
e l'inverno viene già...
Lei era la piu bella
che avessi visto mai
sorrideva fra le ciglia
e il mio cuore riscaldava,
era l'ultimo mio fiore
e l'inverno viene già...
Poi anche il mio ciliegio
a suo tempo maturò
lei venne un mattino
a chiedermene i frutti
"Devo avere quelle ciliegie
perche presto un figlio avrò"
Io guardavo le sue guance
piu bella era che mai,
e sentivo dentro me
gia crescere la rabbia
"Chiedi al padre di tuo figlio
di raccoglierle per te"
Sorridendo come sempre,
le spalle mi voltò
e la vidi in mezzo al prato
verso l'albero guardare:
era l'ultimo mio fiore
e l'inverno viene già
Fu il ramo suo piu alto
che ciliegio chinò
ed il padre di suo figlio
cosi l'accontentò
Ed il padre di suo figlio
cosi l'accontentò
Fu il ramo suo piu alto
che ciliegio chinò
ed il padre di suo figlio
cosi l'accontentò
Ed il padre di suo figlio
cosi l'accontentò
Gia ero vecchio e stanco
per prenderla con me,
ma il vecchio giardiniere
rinunciare come può
all'ultimo suo fiore,
se l'inverno viene già.
Angelo Branduardi
Pubblicato da
Don Juan
alle
21:14
0
commenti
Categorie: Musica
Seconda stella a destra
questo è il cammino,
e poi dritto fino al mattino
poi la strada la trovi da te,
porta all'isola che non c'è.
Forse questo ti sembrerà un strano,
ma la ragione ti ha un po' preso la mano.
Ed ora sei quasi convinto che
non può esistere un'isola che non c'è.
E a pensarci, che pazzia,
è una favola, è solo fantasia
e chi è saggio, chi è maturo lo sa:
non può esistere nella realtà!
Son d'accordo con voi,
non esiste una terra
dove non ci son santi né eroi
e se non ci son ladri,
e se non c'è mai la guerra,
forse è proprio l'isola che non c'è
... che non c'è.
E non è un'invenzione
e neanche un gioco di parole
se ci credi ti basta perché
poi la strada la trovi da te.
Son d'accordo con voi,
niente ladri e gendarmi,
ma che razza di isola è?
Niente odio e violenza,
né soldati, né armi,
forse è proprio l'isola che non c'è
... che non c'è.
Seconda stella a destra
questo è il cammino,
e poi dritto fino al mattino
non ti puoi sbagliare perché
quella è l'isola che non c'è!
E ti prendono in giro
se continui a cercarla,
ma non darti per vinto perché
chi ci ha già rinunciato
e ti ride alle spalle
forse è ancora più pazzo di te!
doardo Bennato
Pubblicato da
Don Juan
alle
21:16
0
commenti
Categorie: Musica
Gli esseri umani perdono la salute per fare soldi, e poi perdono i soldi per tentare di recuperare la salute. Pensano tanto ansiosamente al futuro dimenticando di vivere il presente. Così facendo, non riescono a vivere né il presente né il futuro; vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.
Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama
Pubblicato da
Don Juan
alle
21:21
0
commenti
Busso alla tua porta e chiedo perdono
io che dovrei perdonarti
tu irridi la mia debolezza
amarti è stato il mio abbandono
sono solo ramo di un albero
che si piega al vento
Mario Stefani
Pubblicato da
Don Juan
alle
09:20
0
commenti
Categorie: Poesie
«Oggi ho ricevuto due sms da mio marito. Alle 9,54: «Stasera non mi aspettare, al lavoro è un incubo e finiremo tardissimo. Ti amo». Alle 9,58: «Stasera possiamo fare tardi, per mia moglie ho un casino di lavoro. Ti amo».
«Oggi per stuzzicare mio marito mi sono messa il reggicalze e dei collant a rete. Lui mi ha detto che somigliavo a un arrosto di maiale legato con lo spago»
«Oggi ero in stazione. Dovevo prendere il biglietto e il treno stava per partire. Avevo mille borse e uno zaino enorme, cerco disperatamente il portafogli, finalmente lo trovo. Faccio per pagare quando mi accorgo che, nella fretta, al posto del portafogli avevo in mano un assorbente».
Oggi, ho detto al mio uomo che avevo voglia di... sentirmi donna... Lui mi ha risposto : "Ok, mettiti una gonna."
Oggi, il mio ragazzo ha chiamato la sua migliore amica, e prima di passarmela, le dice: "Spiegale, tu, come fai il pompino."
Oggi, doccia con la mia ragazza. Poco a poco diventa "hot" e mi dice in tono erotico : “Fammi maaaaaaaale !” L’unica idea che mi è venuta in mente è stata di metterle il sapone negli occhi.
Pubblicato da
Don Juan
alle
20:18
0
commenti
Categorie: Humour
L’abitudine è la più infame delle malattie
perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte.
Per abitudine si vive accanto a persone odiose,
si impara a portare le catene, a subire ingiustizie, a soffrire,
ci si rassegna al dolore, alla solitudine, a tutto.
L’abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente,
silenziosamente, cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza,
e quando scopriamo d’averla addosso
ogni fibra di noi s’è adeguata, ogni gesto s’è condizionato,
non esiste più medicina che possa guarirci.
tratto da “Un Uomo”
Oriana Fallaci
Pubblicato da
Don Juan
alle
22:51
0
commenti
C'è una strada
per andare
dove l'odio
non c'è
senza muri
ne paure
senza più bandiere
sù di noi
Quì non c'è nessuno che vuole
sentirti gridare
più forte
quì non c'è nessuno che vuole
vederti volare
nella notte
Solo un passo
nel futuro
per sentire
com'è
non è tempo
di fuggire tempo di tornare
a vivere
Quì non c'è nessuno che vuole
sentirti gridare
più forte
quì non c'è nessuno che vuole
vederti volare
nella notte
Meglio che non dici a nessuno
infondo ancora
stai sperando
meglio che non alzi la voce
se rompi il silenzo
cantando
e ti troverai
nell'istante in cui
ogni sguardo sarà
spento e gelido
e ti sembrerà
che davvero tu
sbagli sognando
contromano tu
c'è una sola
direzione
per uscire
da quì
ed arrendersi
incondizionatamente all'amore
e dire di si
ma quì non c'è nessuno che vuole
sentirti gridare
più forte
quì non c'è nessuno che vuole
vederti volare
nella notte
Meglio che non dici a nessuno
e infondo ancora
stai sperando
meglio che non alzi la voce
se rompi il silenzo
cantando
che ti troverai
nell'istante in cui
ogni sguardo sarà
spento e gelido
e ti sembrerà
che davvero tu
sbagli sognando
contromano tu
sbagli sognando.
NEFFA
Pubblicato da
Don Juan
alle
10:34
0
commenti
Categorie: Musica
"Non ci si libera di una cosa evitandola,
ma soltanto attraversandola"
Pubblicato da
Don Juan
alle
14:44
0
commenti
Categorie: Pensieri in libertà, Riflessioni, Vita
Alcuni treni non passano mai, altri una sola volta, su qualcuno si sale, tanti si perdono..
Pubblicato da
Don Juan
alle
08:56
3
commenti
Categorie: Pensieri in libertà, Vita