giovedì 2 giugno 2011

Lasciarsi portare dalla vita

Quante volte nella vita di tutti i giorni cerchiamo di comportarci in un certo modo perchè “non si abbia a pensare che...”. Siamo condizionati sia nel comportamento che che in quello che pensiamo dal giudizio degli altri. Io poi passo da dei momenti in cui mi sento perfettamente naturale ed in pace con me stesso a dei momenti in cui sento il fiato sul collo del giudizio degli altri, ma non solo di chi conosco, ma di chiunque. Faccio un esempio stupido, che ne so, può diventare imbarazzante andare in farmacia a comprare una scatola di preservativi o andare a comprare un regalo idiota per qualcuno. Spesso pensiamo troppo e a vanvera. Come quando ci facciamo mille ragionamenti, mille progetti, mille contorcimenti per contrastare un problema o raggiungere un obiettivo. E molto spesso tutto questo non serve a niente. Le correnti della vita sono troppo forti per la nostra piccola vela e ci portano dove vogliono e diventa inutile contrastare. Certo, qualcosa possiamo fare, i sogni servono proprio a questo, cioè a creare una predisposizione affinchè le cose succedano o non succedano. Così, se vogliamo fortemente una cosa o non la vogliamo per niente altrettanto fortemente, creiamo magari quel percorso mentale o spirituale che ci avvicina o ci allontana da qualcosa. Però poi non possiamo fare di più. Così, ci incrostiamo in concetti e in ragionamenti inutili che ci portano unicamente a vivere la vita con più pesantezza, attaccati al nostro orticello e chiusi, limitati nella naturalezza con la quale invece andrebbe vissuta. Sgombrare la mente da preconcetti inutili diventa essenziale per darci quella grazia che solo nella spontaneità e nella leggerezza d'animo e possibile raggiungere. Lasciarsi portare dalla vita, a volte, è più interessante e meno faticoso.

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