sabato 27 ottobre 2007

Lettera di una mamma al figlio Carabiniere

Caro figlio,
ti scrivo queste poche righe perchè tu sappia che ti ho scritto.
Se ricevi questa lettera, vuol dire che è arrivata,
se non la ricevi, fammelo sapere, così te la rimando.
Scrivo lentamente perchè so che tu non sai leggere in fretta.
Qualche tempo fa, tuo padre, ha letto sul giornale che la maggior
parte degli incidenti capitano entro un raggio di 1 km dal luogo
di abitazione, così abbiamo deciso di traslocare un pò più lontano.
La nuova casa è meravigliosa, c'è anche una lavatrice,
ma non sono sicura che funzioni.
Proprio ieri ci ho messo dentro il bucato, ho tirato l'acqua e poi
il bucato è sparito completamente.
Il tempo qui non è troppo brutto.
La settimana scorsa ha piovuto 2 volte:
la prima per 3 giorni e la seconda per 4.
Ti voglio anche informare che tuo padre ha un nuovo lavoro:
adesso ha 500 persone sotto di se, infatti taglia l'erba nel cimitero.
A proposito della giacca che mi avevi chiesto, tuo zio Piero,
mi ha detto che spedirtela con i bottoni sarebbe stato molto caro
( per via del peso dei bottoni).
Allora li ho staccati.
Se pensi di riattaccarli, te li ho messi tutti nella tasca interna.
Tuo fratello Gianni ha fatto una grossa sciocchezza con la macchina:
è sceso ed ha chiuso di scatto la portiera lasciando dentro le chiavi.
Allora è dovuto rientrare in casa a prendere il secondo mazzo di chiavi,
e così anche noi siamo potuti scendere dalla macchina.
Se vedi Margherita salutala da parte mia.
Se non la vedi, non dirle niente.
Adesso ti saluto perchè devo correre all'ospedale, tua sorella sta per partorire,
ma non so ancora se avrà un bambino o una bambina, perciò non so dirti
se sarai zio o zia.
Un forte abbraccio dalla tua mamma che ti vuole tanto bene.

P.S.
Volevo metterti anche un pò di soldi,
ma avevo già chiuso la busta.

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