giovedì 8 maggio 2008

Dopo di te...

Dopo di te il rosso non è più rosso, l'azzurro del cielo non è più azzurro,
gli alberi non sono più verdi.
Dopo di te devo cercare i colori dentro la nostalgia che ho di noi.
Dopo di te rimpiango anche il dolore che ci faceva timidi e clandestini,
rimpiango le attese, le rinunce, i messaggi cifrati,
i nostri sguardi rubati in mezzo ad un mondo di ciechi, che non volevo vedere,
perché non volevano vedere, perché se avessereo visto saremmo stati la loro vergogna, il loro odio, la loro crudeltà
Rimpiango di non avere ancora avuto il coraggio di chiederti perdono.
Per questo non posso più guardare dentro la tua finestra.
Era lì che ti vedevo sempre quando ancora non sapevo il tuo nome
e tu sognavi un mondo migliore in cui non si può proibire ad un albero
di essere albero e all'azzurro di diventare cielo.
Non so se questo modo è migliore ora che nessuno mi chiama più Davide,
ora che mi sento chiamare solo signor Veroli, come posso dire che questo mondo
è un mondo migliore, come posso dirlo senza te?



Tratto da:
La finestra di fronte
Ferzan Ozpetek

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